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Accademia di Lunamari

La Storia della magia

Fin dai tempi più antichi, quando cioè gli Uomini si liberarono dal giogo dei loro creatori, i quasi divini Titani, e si crearono le loro divinità, una parte della popolazione, particolarmente sensibile al tessuto che lega la realtà, imparò l'Arte, la conoscenza che permette di manipolare il mondo ed aprire porte su altre realtà.

Costoro vennero nei secoli temuti, venerati, cacciati e ignorati, a seconda delle credenze e delle superstizioni dei tempi.

Nei primi secoli la magia era qualcosa di misterioso ed inaffidabile, che spesso conduceva a morte prematura i praticanti.

Fu circa 200 anni prima che il regno di Lunamari venisse fondato che un mago, il genio nei secoli ricordato come Antalius, scrisse il De rerum arcana, un tomo che dava una visione completa e radicalmente controintuitiva della realtà, che però concedeva a chi riusciva a comprenderlo la capacità di manipolare le basi stesse della Natura; nello stesso tomo venivano classificate le otto scuole e spiegata l'esistenza degli Stregoni.

[-In termini di gioco: in questa ambientazione ogni aspirante mago deve studiare il De rerum arcana per circa dieci anni prima di poter lanciare perfino un incantesimo di livello 0; deve poi superare un tiro di Intelligenza con difficoltà 20: se fallisce la Magia non fa per lui.

Per i PG di 1° livello maghi si suppone che il tiro abbia avuto successo.-]

Da allora diventare Maghi era una scelta di vita radicale, che veniva spesso non intrapresa per la semplice paura di fallire.

La Storia dell'Accademia

Copie del De rerum arcana nei secoli vennero diffuse in tutto il mondo civilizzato; anche gli Elfi, che avevano perduto le antiche conoscenze di Magia dei loro avi, lo tradussero nella loro lingua adattandolo alla loro mentalità vedi magia degli Elfi?

Nel IV sec. dalla fondazione del Regno, Gleruin il Manipolatore? razionalizzò ulteriormente il tomo, aggiungendone diverse appendici: il suo contributo alla Magia fu immenso, tanto che si sparse la voce che Antalius stesso, tornato dal mondo degli Immortali, gli avesse permesso di utilizzare il proprio sigillo e gli avesse dato accesso a conoscenze, sigillate alla sua morte e da lui ritenute troppo estreme da condividere presso i mortali.

Secondo la leggenda, Gleruin nascose i libri contenenti queste conoscenze in una caverna, sopra alla quale fondò una scuola, che chiamò pomposamente l' Accademia di Lunamari.

Fu il primo Gran Maestro, e da allora i maestri si succedono alla morte del predecessore, eletti in conclave tra i Maestri dell'Accademia e di altre scuole minori sparse nel regno.

Ruolo nella guerra

Il Barone Troemos Samakseli? era Gran Maestro nel 1193, e alcuni eruditi sostengono che ci fosse la sua mano dietro alla morte di Roman IV e delle successive false voci di insurrezione.

Senza dubbio alcuno fu lui che, approfittando del vuoto di potere verificatosi alla morte del principe, si dicharò Re di Lunamari e tentò di occupare la sala del trono e di estorcere il giuramento di fedeltà ad alcune figure chiave tra i nobili ed il clero.

Il suo fallimento fu in gran parte dovuto al ruolo della Chiesa di Pelor?, il cui Pontefice fondò il gruppo dei Fedeli alla Corona che contrastò tra il popolo e la nobiltà l'accettazione del Barone come Re.

L'inevitabile conflitto comportò che gran parte dei Maghi dell'Accademia dovessero scegliere da che parte schierarsi: mentre la maggior parte dei maghi di alto lignaggio si astennero o si schierarono con i Fedeli alla Corona, la quasi totalità degli adepti e alcune rilevanti eccezioni si unirono a Troemos.

La sconfitta comportò la nomina, per la prima volta nella storia dettata dal Re, di un nuovo Gran Maestro, Artemis Gil-haknoris?, uno dei più strenui sostenitori di Halav.

Tutti i maghi fedeli a Troemos catturati o arresisi vennero sottoposti all' incantesimo Marchio rosso dell'infamia?.