Il coinvolgimento dell'Accademia nella guerra, si sa, è fonte di imbarazzo per tutti i maghi che si trovano a dover frequentare la corte di Halav?: è ancora vivo in molti il ricordo che l'allora Gran Maestro? della torre, ufficialmente primo consigliere della Corona, tramò e tradì il re stesso ed il suo successore, con il chiaro scopo di usurparne il trono.
Quello che non è noto ai più, e che viene condiviso solamente ai maghi di più alto rango, è che il danno arrecato all'Accademia? dal comportamento di Samakseli fu ben più grave di una smacco politico.
Infatti, nelle fasi finali del conflitto, quando era chiara la spaccatura all'interno dell'Accademia e sospettando che alcuni dei Maestri stessero collaborando con Halav, Samakseli sigillò la Biblioteca del Gran Maestro? con la chiave fabbricata nell'antichità da Gleruin? stesso, il fondatore dell'accademia.
La natura della chiave e dei rituali necessari ad aprire la biblioteca era nota solamente al Gran Maestro ed al Cancelliere, che allora era Lydia Erwin?, fedelissima di Samakseli.
È inutile dire l'importanza che ha per l'Accademia l'accesso alla biblioteca: solo lì sono conservati gli incantesimi più potenti ed i rituali più complessi, nonché commentari al De rerum Arcana in grado di svelare alcune delle più acute sottigliezze.
Informazioni di cui non è bene rivelare la fonte, tendono ad indicare che Lydia Erwin, insieme ad alcuni dei seguaci di Samakseli, si siano nascosti nei recessi paludosi della Conca d'Oro?, aspettando l'occasione buona per impadronirsi della Torre Grande? dell'Accedemia e lì accedere alla Biblioteca del Gran Maestro.
Lo scopo primario della missione di ricognizione nella Conca d'Oro, per il Gran Maestro Artemis Gil-haknoris? che ti ha dato l'incarico, è quindi quello di raccogliere più informazioni possibile sull'esistenza di questa congrega di maghi ribelli, sulla loro eventuale ubicazione e sulle risorse di cui dispongono.
È fondamentale che la perdita dell'accesso alla Biblioteca rimanga un segreto.